Progetto Metrics
METRICS - MEtodologie e Tecnologie per la gestione e RIqualificazione dei Centri Storici e degli edifici di pregio
Inizio: 2013 - In corso
METRICS - MEtodologie e Tecnologie per la gestione e RIqualificazione dei Centri Storici e degli edifici di pregio, è un progetto di ricerca industriale per lo sviluppo di metodologie e tecnologie innovative per favorire la sostenibilità e la sicurezza nei centri storici delle città. Le attività di ricerca sono articolate in obiettivi realizzativi nell’ambito di tre macro ambiti tematici:
- Sicurezza
- Sostenibilità ambientale
- Qualità della vita
Le tematiche sono affrontate, sia al livello di singolo edificio di pregio sia al livello territoriale in termini di aggregati edilizi e delle reti fisiche e sociali, sviluppando soluzioni che, gestendo la complessità dei sistemi urbani nei centri storici, consentano di incrementare la sicurezza strutturale di edifici ed infrastrutture e migliorare la qualità della vita della popolazione, operando secondo i principi della sostenibilità ambientale e sociale.
I DIMOSTRATORI
Analisi del suolo come scambiatore termico (geotermia)
Attualmente sono in corso attività di ricerca volte allo studio del sottosuolo e delle caratteristiche geologiche dell’area oggetto di indagine. A tal proposito sono stati effettuati 39 sondaggi e i risultati sono stati raccolti in un database in funzione delle informazioni circa le coordinate geografiche, la quota del boccapozzo, la profondità, presenza della falda idrica, la soggiacenza e la quota assoluta della superficie piezometrica. Sulla base della quantità e qualità dei dati acquisiti e rilevati sarà eseguita, successivamente, una caratterizzazione idrogeologica e idrogeochimica dell’acquifero con particolare riguardo agli aspetti chimico-fisici, microbiologici e termali delle acque di falda. L’obiettivo sarà quello di valutare il potenziale geotermico della risorsa idrica sotterranea. Per quest’ultimo aspetto e sulla base dei dati disponibili saranno studiati strumenti per la definizione dei gradienti geotermici locali delle acque di falda e l’elaborazione delle carte di distribuzione areale degli stessi gradienti geotermici, oltre che della temperatura delle acque sotterranee, delle principali componenti anioniche e cationiche (ioni principali e metalli pesanti) e del contenuto gassoso (CO2, H2S, Radon, ecc.)
Analisi dei materiali e dello stato di conservazione e degrado
Alcune strutture ubicate nel sito dimostratore di Gesualdo sono state ritenute significative per lo studio e l’analisi dei materiali usati in passato, nonché per la valutazione del loro stato di conservazione. Le strutture investigate sono la Fontana in Piazza Umberto I, la Chiesa del SS Rosario di Gesualdo, la Chiesa di San Nicola, la Fontana del Putti, il Castello, Palazzo Pisapia e il Cappellone.
I dati ottenuti, porteranno alla stesura di due carte tematiche, la prima relativa alla distribuzione dei materiali lapidei, la seconda che riporta lo stato di conservazione di tali materiali. Dai rilievi eseguiti risulta che le principali tipologie di materiali lapidei presenti nel centro di Gesualdo sono: Alabastro cotognino od alabastro cipollino, Travertino di Gesualdo, Rosso Nocelle, Brecce Irpine. Ad esempio la fontana in Piazza Umberto I è interamente in Alabastro.
Le attività dimostrative a Frigento prevedono un’analisi territoriale del centro storico nella sua interezza, ed alcuni approfondimenti di dettaglio come ad esempio la Masseria Lo parco, Palazzo Testa Cipriano, Palazzo De Leo, e 3 strutture edilizie minori situate in 1° vico San Giovanni, 2° vico San Giovanni e via S.Pietro.
Le principali attività svolte sono:
- analisi conoscitivo-diagnostica dei casi-studio;
- analisi energetiche;
- analisi microclimatica dell’area di Frigento (AV);
- sviluppo di soluzioni innovative e a basso impatto ambientale.
Con particolare riferimento alle azioni di rilievo e diagnostica sono state svolte negli ultimi mesi :
- rilievi delle facciate mediante tecnologia laser scanner 3D, propedeutico agli interventi di restauro;
- analisi termografiche per la definizione di una mappatura della temperatura superficiale, per valutare la tipologia e lo stato di conservazione dei materiali, nonché la presenza di ponti termici e zone disperdenti; dall’analisi effettuata sul Palazzo Testa Cipriano, ad esempio, risulta che il solaio di copertura è la zona più disperdente;
- analisi termoflussimetriche per la valutazione della trasmittanza termica (U) di un dato componente edilizio;
- sviluppo ed applicazioni di Sensori wireless per il controllo e monitoraggio di parametri ambientali in ambiente indoor.
Si stanno effettuando indagini ispettive diagnostiche sulla struttura lignea di copertura del Salone della Meridana per valutare lo stato di conservazione e fornire linee guida per la sua conservazione.
In particolare le fasi attuative in corso di svolgimento sono:
- conoscenza della consistenza e dello stato di conservazione. La conoscenza del manufatto contemplerà la sua consistenza attuale, le trasformazioni subite nell’arco temporale della sua esistenza, le sue caratteristiche strutturali, e l’eventuale stato di degrado e danneggiamento. La conoscenza della consistenza e dello stato di conservazione sarà approfondita, attraverso il rilievo materico, la mappatura dei difetti, del degrado e dell’eventuale danneggiamento degli elementi strutturali e delle connessioni;
- ispezione diagnostica e caratterizzazione strutturale. La caratterizzazione strutturale del sistema di copertura si avvarrà di una campagna di prove non distruttive: prova resistografica, sonica, igrometrica, etc;
- valutazione dello stato di conservazione e consistenza strutturale. Gli output delle fasi precedenti consentiranno di valutare lo stato di conservazione e consistenza strutturale delle capriate del Salone della Meridiana, e la stesura delle linee guida per la conservazione del manufatto.
L’attività di ricerca ha preso in considerazione lo studio di tre chiese napoletane significative per i loro valori artistici e storici:
- la Chiesa dell’Immacolata a Pizzofalcone;
- la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo;
- la Chiesa di Santa Maria del Popolo agli Incurabili.
In tali edifici, in particolare, sono state eseguite campagne di rilievo grafico e fotografico e sono stati approfonditi gli aspetti legati alla storia statica, all’analisi dei dissesti strutturali e allo stato di conservazione delle murature. Tali studi hanno consentito di pervenire a una conoscenza dettagliata delle singole strutture e all’individuazione di modelli interpretativi del quadro fessurativo in atto, allo scopo di definire possibili indagini diagnostiche da effettuare per valutare il reale stato d’avanzamento dei dissesti e del degrado. L’attività è finalizzata alla definizione di un percorso di conoscenza propedeutico alla redazione di progetti di restauro in cui siano contemplati una serie di interventi di miglioramento strutturale, così come previsto dalla normativa italiana vigente in materia di beni culturali, ed in linea con i più aggiornati documenti di indirizzo.
Nell'ambito delle attività dimostrative previste dal progetto Metrics, il Distretto STRESS, in collaborazione con il Centro Musei dell’Università Federico II, ha curato la realizzazione dell' “Area tecnologica” e della “Biglietteria 4.0” del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università Federico II di Napoli a cui afferiscono i Musei di Mineralogia, Zoologia, Antropologia, Paleontologia e Fisica che custodiscono oltre 300.000 reperti in più di 3.500 mq di spazio. Le realizzazioni ad alta innovazione tecnologica nel campo dell'experience design, contribuiranno ad attuare la volontà dell’Università Federico II di enfatizzare la centralità del proprio patrimonio culturale attraverso azioni di potenziamento delle sue strutture e l’impegno del Centro nella cura, custodia, valorizzazione e incremento del proprio patrimonio museale.